Spartito colorato

Spartito colorato

lunedì 27 agosto 2018

L'arte del leggero, del gigante e di tutti gli altri

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da scrivere
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Puoi entrare sia se sei un legger, sia se sei un gigante sia se si trovi nei vari stadi intermedi tra i due. Puoi studiare ed allenarti con noi.
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martedì 21 agosto 2018

Fiori e fantasia


Fiore che spacca
ho vissuto considerato mezza tacca,
per questa rabbia che mi porto dentro,
dritto all'obiettivo faccio centro.

Fiore che canta
leggo ora ventitre e cinquanta,
ecco che scrivo nel momento,
se sto fermo il fuoco è spento.

Fiore devoto
accendo la mente e metto in moto,
adesso sento sto per capire:
l'umanità devo servire!

Fiore di altro
uno, tanti, zero in fila,
sono pochi e son pure centomila.

Fior di pupilla
muovendomi negli esseri lo sondo,
avanti e indietro in altro mondo,
con l'occhio fatto di scintilla.

Fiore alato
il mio cuore spera un altro stato,
di pace e gente sorridente,
ma vaffanculo presidente!

Fior di zanzara
partecipo volentieri a questa gara,
c'è chi copia ma gli altri sono perfetti,
sono in pace a far fuori questi insetti.

Fiore di santo
a me la vita ha dato tanto,
disgrazie e malumori ci sono stati,
che scompaiono per non essere mai nati.








lunedì 20 agosto 2018

Eroe nel tempo libero

Potresti dire che la verità è una terra senza sentieri. Ma se non sei il meglio del meglio del meglio dell'India, e nemmeno hai un angelo che ti parla e neanche fai parte della crème della crème dei sapienti allora sei dei nostri. Sei una persona normale. Anzi spero di no e che in realtà hai delle difficoltà, delle insicurezze e delle situazioni che ti limitano, che vuoi affrontare e migliorare. O qualcuno ti ha preso di mira e ti sta facendo del male senza un motivo. O stai subendo delle grandi ingiustizie. 

Più che per mostrarti forte, bello e vincente agli altri, cosa che potresti anche fare, sapendo in realtà che non sei così, potresti lasciarti ispirare per necessità di riuscire a combinare qualcosa nella vita e per raggiungere i requisiti minimi di una esistenza dignitosa ma senza scavalcare, mentire, fare il furbo o il prepotente.

Se ti dicono che sei un po' "sfigato" ma altruista meglio ancora. Hai più potenziale. 
Ci saranno delle tappe da superare e dei modi per valutare le capacità o le qualità raggiunte. E potresti diventare socievole, sciolto e perfino divertente o fare un po' di soldi o avere il tuo momento di successo. Ma le dinamiche relazionali acquisite con l'esperienza, così come le capacità e abilità sono espressione di te ma non sono te. Quello che sei lo sai solo tu. In relazione agli altri.


sabato 18 agosto 2018

Un lavoro normale

Conosco molte persone con talenti veri o presunti nel fare musica, nello scrivere testi, poesie letteratura o che si interessa di filosofia ad un livello un po' più profondo che se fosse un hobby. In generale è molto difficile guadagnarsi da vivere stabilmente con la musica, la scrittura, le conferenze o essendo un filosofo. E per guadagnarsi da vivere stabilmente con una tale attività è necessario avere un pubblico di riferimento a cui piace una certa cosa, una continuità nella produzione, ma anche a volte modificare il proprio lavoro secondo i gusti del pubblico, o ancora più sicuramente dover concludere qualcosa in tempi stabiliti e con una certezza del risultato. Anche probabilmente si andrà in contro a dei consigli dell'editore, produttore, casa editrice o delle accademie che daranno dei consigli, ma se si sceglieranno alcune strade in controtendenza i consigli diventeranno pressioni o anche tagli di fondi, chiusura di rapporti di lavoro e anche esclusione dal mondo del lavoro.
Io anche se quello che sto facendo, che ancora non so esattamente cosa sia e a quale tipo di creazione porterà, non penso vada contro alcunché, vorrei avere un lavoro normale e dedicarmi all'arte e alla filosofia nel resto del tempo senza necessità di dover vivere di arte o di scrittura la qual cosa distruggerebbe tutto il progetto di vita. Ma siccome con un lavoro normale non c'è alcun tempo libero se non per le cose vitali o una eventuale famiglia vorrei considerare un lavoro "normale" un lavoro part time anche non qualificato, come un impiegato, fare panini, lavorare in una libreria, per green peace, in una pizzeria, o in un ufficio. Esistono diverse persone con qualche talento o qualche potenzialità a cui potrebbe interessare una situazione del genere. Ma in generale è molto difficile trovarsi una situazione di vita del genere. Invierò qualche curriculum. Posso camminare molto, avere molta energia e fare le cose velocemente e precisamente. Lavorare in gruppo, sia come subordinato che dando delle indicazioni ma senza avere ruoli di responsabilità. Non vorrei avere delle qualifiche precise o molto approfondite o una formazione formale o accademica o una allenamento (anche se queste cose in realtà ce le ho ma non servono per il mio curriculum). Potrei essere un giovane con poca esperienza e molta volontà, un disadattato in cerca di una sua nicchia o un uomo adulto che ha perso il lavoro e non trova altro.
Ma questi tipi di persone cosa dovrebbero fare? Non so drogarsi, stare a casa dai genitori fino a 60 anni, suonare ai citofoni dei politici e dei responsabili del comune, fare la rivoluzione? 












  

Ti piace vincere facile?

(titolo originale: Ti piace vincere facile? Quali sono le regole del gioco?)

Ogni attività ha più o meno delle regole scritte o non scritte. Un militare cercherebbe appunto di usare la massima forza su un punto debole. In teoria dovrebbe evitare di uccidere civili, bambini o edifici, ma in realtà la logica militare alla fine fa anche questo. In teoria in un campo di battaglia ci potrebbe essere anche uno della croce rossa senza una maglietta visibile della croce rossa per qualche motivo. E quindi comunque la logica militare è intrinsecamente ingiusta. E secondo me sarebbe sbagliata perfino di fronte ad una persona addestrata che sa come muoversi su un campo di battaglia e che è disposto ad uccidere e quindi io potrei essere autorizzato a farlo a mia volta. Ma anche se secondo me la logica è sbagliata avrei dei dubbi ad attuare una pace imponendola contro la volontà di qualcuno che invece vorrebbe fare la guerra per qualche motivo che non condivido.

Così un capo di stato per difendere gli interessi di uno stato potrebbe essere autorizzato (ed è successo) anche ad uccidere una persona senza avere una certezza totale del motivo che muove una tale persona.

Così diciamo uno squalo della finanza per esempio uno di quelli che riesce a far fallire una azienda per poi comprarla a poco e rivenderla a pezzi avendone però un guadagno certo sta seguendo una sua logica di successo e di guadagno andando contro ad altre forze più vulnerabili e che richiedono un equilibrio più complesso ma più costruttive ed utili per la società.


Così esistono i venditori senza scrupoli che o per formazione o per necessità impellente di denaro o per semplice stupidità e insensibilità riescono a stipulare dei contratti a loro vantaggiosi ma distruggendo sia la fiducia generale ma ancora peggio la fiducia nei normali rapporti umani verso uno sconosciuto.

Così io potrei fare delle promesse non reali ad una ragazza giovane ed ingenua mostrando belle parole, sicurezza o qualcosa di prestigioso per avere un qualche tipo di soddisfazione di durata breve o media.

Anche una bella ragazza potrebbe affascinare magari un ragazzo con molte insicurezze o incertezze e che magari non riesce a relazionarsi con l'altro sesso da molti anni e magari "rubargli" il suo amore non ricambiato o fargli rivelare una conoscenza intima o farsi fare dei regali.

Così potrei, ma non lo faccio, avvicinare una ragazza minorenne, farle dei bei sorrisi, darle un fiore, e magari proporgli una mia idea politica o della società.

O potrei trovare un bambino di dieci anni per strada che sta giocando con un pokemon, rubarglielo e scappare, con un grande senso di soddisfazione per l'impresa raggiunta.

Mentre invece le competizioni e gli sport fanno parte di ambiti con regole formalizzate e quindi uno sa di cosa si tratta. A me piacciono molto anche gli sport dilettantistici o fatti per la salute o per altri motivi ma non li impongo al di sopra degli sport agonistici. Sono una alternativa. Per quanto mi è capitato di lottare facendo una arte marziale con una ragazza e uscirne con diversi lividi. Per me l'arte marziale è un hobby-sfogo per la salute e la coordinazione psicofisica anche per compensare un lavoro di ufficio sedentario. Ma se per qualcuno vincere in un normale allenamento è la cosa più importante del monde e per potermi allenare devo tornare a casa con dei lividi anche con possibilità di infortuni e quindi discontinuità di un allenamento allora dovrei andare in un posto diverso e confrontarmi con persone simili al mio modo di vedere le cose. Può essere anche normale per una ragazza di avere delle motivazioni psicologiche di rivalsa o di affermazione anche sul sesso maschile più che altro per vincere delle insicurezze. Però se non si è in una situazione di guerra non ha senso praticare una attività con dei rischi di infortuni. Almeno per me.
Ma c'è una guerra in corso? Per qualcuno la guerra è permanente, anche nel lavoro. Io scelgo la felicità.













martedì 14 agosto 2018

Che cos'è la liberta?

(titolo originale: Che cos'è la libertà e come la vedo dal mio punto di vista)


Prima di leggere quello che scrivo vorrei chiedere a te che leggi cosa è la libertà dal tuo punto di vista personale? Chieditelo per trenta secondi e poi continua a leggere.

E' stare con gli amici. Potersi fidare e ricordarsi quello che si è fatto insieme.
E' avere una famiglia, essere liberi di poter decidere della propria vita, e di avere un piccolo calore a cui tornare.

Poter essere indipendenti economicamente e affettivamente.
Poter viaggiare in nuovi posti, nuovi confini, a volte anche ostili. Farsi ospitare spendendo poco.
Vorrei essere libero di affermare la mia idea, di metterla in pratica e di confrontarmi con un altro con idea affine alla mia o che non gli piace.

Vorrei essere libero e felice come una farfalla.
Vorrei poter suonare il piano ed esprimere quello che ho dentro.

Vorrei poter puntare all'eccellenza ed essere riconosciuto per quello che ho fatto.
Vorrei poter respirare, e non morire asfissiato, anche se so che l'ossigeno, come ciò che mangio, come i miei legami affettivi, ma perfino me stesso non sono stati creati da me o sono cose su cui ho il controllo.
Vorrei una Porsche e una ragazza giovane e bionda.

Vorrei essere amato veramente e avere vicino una persona anche nei momenti difficili perché mi ama non per un benessere momentaneo o che ho creato per essere apprezzato ma per qualcosa di più profondo.
Vorrei una casa, dei vestiti e poter decidere dei miei spostamenti.
Vorrei un lavoro.
Vorrei fare delle gite in mezzo alla natura e in altre città.
Vorrei fare il vagabondo e suonare il flauto agli angoli delle strade, con una melodia molto leggera, che si confonde con le note del vento.

Vorrei poter difendere le cose, persone e idee che sono a me care, anche se so che qualche tipo di incertezza potrebbe rimanere.
Vorrei poter sviluppare conoscenze al di sopra di quello che viene comunemente ritenuto vero o giusto.
Vorrei avere la libertà, rara e preziosa, di poter abbracciare e scambiare gentilezze, in modo anche occasionale, senza secondi fini e senza legami. Ma lo so... è solo un sogno.

Vorrei esplorare mondi sconosciuti.
Vorrei lottare con un orso bruno a mani nude sapendo che ho poche possibilità di successo, ma potrei perdere dignitosamente.

Esistono in oltre altre idee di libertà ascetiche, trascendenti o in altri piani dell'essere... ma queste non sono per persone normali. La maggior parte delle persone non è in grado di rinunciare all'amore di coppia.











martedì 7 agosto 2018

Riguardo la disciplina mentale e psicofisica

Consiglierei sia a quelli che hanno o che credono di avere delle idee interessanti o innovative, sia ad una persona qualunque, ma soprattutto a chi sta vivendo un momento di difficoltà, e quando la situazione lo permette, di dotarsi di una autodisciplina.
E se non siete in grado di autodisciplinarvi trovate pure un formatore o un maestro che lo faccia gratuitamente o dietro compenso. Io invece potrei al massimo interagire per un breve periodo senza dare indicazioni precise.
Il modello per chi vuole sviluppare nuovi ambiti della conoscenza è quello del genio e regolatezza. Ma ancora di più genio-ingenuo. Che non è una contraddizione in termini ma la semplice idea, molto diffusa sia in ambiti universitari che in di formazione, che dopo aver strutturato teorie o pratiche complesse e articolate se la cosa non la rappresenti come molto semplice significa allora che non la hai compresa bene. Oltre alla comprensione poi serve molto duro lavoro.
Su quali pratiche mettere in atto sia a livello di pensiero che a livello di esercizio fisico (con il corpo), ma anche a livello di come ci rappresentiamo la realtà non consiglierei degli esercizi specifici ma di cercare in giro. Ce ne sono molti. Consiglierei sicuramente di personalizzarli ma anche di inventarne dei nuovi. E se alcuni esercizi esistenti vi calzano alla perfezione allora avete trovato la vostra strada: non siete dei nostri. O siete su questo blog solo di passaggio in quanto io mi sto riferendo prevalentemente a persone fuori dalle righe e dalle strutture sociali e che hanno bisogno di cose completamente diverse e nuove. Mentre invece i veri affezionati del blog più probabilmente lo leggeranno per mezz'ora alla settimana perchè questa è l'impostazione principale del blog. E se qualcuno dovesse farne uno studio approfondito e ricavarne una ispirazione o una strada per lungo termine lo faccia pure mentre per me scrivere è poco più di una passione.







 

lunedì 6 agosto 2018

Figli di un do minore

In un certo senso se si tratta una persona con qualche difficoltà o con qualche problema con indifferenza o senza spirito di aiuto e fratellanza non perchè non si è in grado di aiutarli ma perchè non si crede sia giusto, non si ha la volontà o si pensa di essere superiori è possibile poi essere costretti a doversi immedesimare nella loro stessa situazione. Anche nel breve termine.
Allo stesso modo è sbagliato trattare male, ignorare o disprezzare una persona che ci sta dando un esempio positivo di etica, di comportamento o di saggezza, diciamo una figura che ha qualcosa da dire agli altri.

La maggior parte delle persone è nel mezzo e ha diritto a rimanere quella che è facendo attenzione a questi due limiti. Io personalmente sono per aiutare in modo specifico una tipologia di persone che soffrono e stanno male ma hanno una elevata sensibilità e creatività e anche qualche capacità o forma di resistenza. Poi ognuno ha le proprie inclinazioni, i propri gusti e si identifica di piu o di meno in un certo tipo di persone. E' anche giusto aiutare se stessi per aiutare gli altri. E quindi avere prima una stabilità e poi aiutare o fare qualcosa di costruttivo. Potrebbe anche essere possibile fare il proprio percorso solo essendo se stessi e non seguendo nessuno di questi due estremi ma allora si starebbe fuori dal mondo.