Spartito colorato

Spartito colorato

domenica 4 ottobre 2020

Progetto politico

Ho un progetto di un paese che si governa da solo, di vestiti che sono sempre puliti a parte quando vuoi rotolarti nell'erba fresca a primavera che se non ti si sporcano almeno in quel momento saresti senza anima. Ho in mente un mondo dove i cellulari piovono dal cielo gratuitamente e dove ci si sveglia tutte le mattine alle 5:30 a fare ginnastica invece del caffè la mattina perchè preparare il caffè è un po faticoso mentre la ginnastica viene da se. Anche con qualche goccia di sudore che senza quella saresti senza anima. Ho in mente un mondo dove le automobili sono guidate dalle persone e non le persone dalle automobili. E questa sarebbe una bella idea. Ho in mente in mondo dove se ti piace una ragazza o un ragazzo ma la cosa non è ricambiata ti metti l'anima in pace e capisci che non è per te, senza dover fare pressioni o discorsi strani e ambigui. Una serenata, una poesia o un regalo comunque sono sembre graditi. Nel mio mondo si vince sempre anche quando si perde ma se quando hai perso non accetti la sconfitta saresti senza anima. Nel mio mondo si mangia alla caritas vestiti eleganti canticchiando musica classica mentre si va in ufficio vestiti di stracci, velocemente, tanto si deve solo lavorare. Nel mio mondo puoi anche viaggiare e fare quello che vuoi, o stare in vacanza sei mesi o andare a leggere i fumetti invece che studiare, ma se non ti impegnassi in qualcosa di serio con tutta la passione che hai a disposizione saresti senza anima.






domenica 13 settembre 2020

Il "paradiso"

 
Visto che parlo spesso di tematiche varie ma ne ho una mia visione ogni tanto è neccessario fare qualche chiarificazione di termini e di concetti. Questo andrà fatto con ordine ed organicità in seguito. Per ora vorrei dire cosa intendo con "paradiso" con termini moderni e scientifici. E' una organizzazione terrena che corrisponde ad uno stato d'animo interiore di tutte le persone e forse creature terrestri. Quando una massa critica di persone diventa consapevole del tutto, da un punto di vista umano, economico, sociale... si organizzeranno e qualsiasi cosa andrà bene materialmente e interiormente. A questo stato ci si stiamo avvicinando ed è la naturale evoluzione del pianeta. Basta evitare degli scossoni.  


 

venerdì 7 agosto 2020

Il postino

Se dovessi fare una sintesi del mio lavoro spirituale degli ultimi anni potrebbe essere quella di vedermi come un postino che porta dei messaggi da un luogo ad un altro. Volendo vedermi in una maniera più gratificante o perfino più prestigiosa potrei vedermi come un ambasciatore. In un certo senso la differenza tra postino ed ambasciatore non è solo quella del prestigio dell'incarico ma è anche quale situazione mi permette meglio di svolgere il mio incarico. 

Qualcuno mi ha criticato dicendo che io ragiono come se tutto il mondo dovesse ruotare intorno a me stesso quindi avrei un grande ego spirituale. La critica si basa forse sul fatto che dovrei entrare a contatto con persone che rappresentano profonde verità spirituali e quindi di conseguenza potrei avere un certo potere. Il dubbio però si esaurisce qui poiché non ho alcun potere e non ci guadagno nulla a fare quello che faccio ma lo faccio per amore di verità.
Un'altra critica è forse che per errore potrei divulgare delle conoscenze “riservate” e forse c'è qualcosa di vero, ma che non dipende da me ed è un difetto sul quale sto lavorando.

 


 

giovedì 23 luglio 2020

Me e la società in cui vivo


Come trovarsi un lavoro, ed entrando quindi nel sistema, ma senza farsi trasformare da un sistema sociale che va senza nessuna direzione interessante.

Sto soprattutto parlando di venditori, pubblicità e marketing subdolamente violenti. Ho aggiunto violenti perchè sottilmente distrorcono i modi di pensare creando valori e modi di vedere che hanno portato alcuni tipi di sviluppo ma che non sono i miei e non sono neanche più attuali.

Mi stava venendo in mente una idea. Stavo cercando di analizzare certi atteggiamenti che trovo nei venditori, nella pubblicità e nei Coach, Influencers e quant'altro. C'è tutto un sistema per cui chi è più sottilmente e invisibilmente violento ha successo. Per violenza intendo anche distorcere la realtà come in uno spot televisivo o come in molti annunci pubblicitari. E quindi stavo analizzando questa mia sensibilità. Vorrei, insieme ad altri, sviluppare una conoscenza delle relazioni interpersonali con la quale potrei lavorare soddisfacentemente (senza desiderare essere multimilionario) ed avere un mio spazio ed una mia personalità. Ho anche studiato di striscio una cosa chiamata "comunicazione nonviolenta". Non so se per fare quello che voglio fare dovrei studiarmi la pnl, la psicologia o le tecniche di vendita per poi orientarle verso i miei bisogni. Comunque nel medio-lungo termine vorrei vivere e lavorare in questa società alterata e violenta, comportandomi diversamente dagli altri, e affermandomi in un mio spazio vitale. Serve molta forza d'animo per fare questo. Ovviamente il mio scopo non è fare il venditore nè il coach. Ma forse dovrei studiarmi qualcosa di pratico che mi faccia trovare lavoro. Forse fare una cosa molto tecnica come l'informatica non ce la farei per come sono adesso con poca memoria e bisogno di relazionarmi.

Rispondete numerosi grazie. So che siete in tanti.



 

 

🙂

giovedì 14 maggio 2020

Sulla sofferenza

La sofferenza è il carburante per sforzarsi nella vita e per raggiungere degli obiettivi significativi. Senza la sofferenza non ci sarebbero state grandi scoperte o cambiamenti o evoluzioni o accrescimenti. (ma forse qualcuno ha fatto il cammino senza sofferenza). La mia sofferenza penso stia per finire. E poi?
E poi si prosegue in altre direzioni... 
 

 

mercoledì 15 aprile 2020

Qualità di una idea e forza di espressione

Stavo ieri facendo un ragionamento che è connesso alla nonviolenza ma pochi ci hanno posto attenzione. Intanto sto parlando di violenza psicologica ed in particolare violenza di opinione. Io distinguo tra due cose: la buona idea, la buona conoscenza, la buona informazione, la buona scoperta e dall'altra parte la forza con la quale è possibile esprimere la propria opinione, la propria scoperta. In questa situazione planetaria ci sono una serie di "urlatori", "predicatori" ecc... che usano soprattutto i mezzi di informazione ma che sono anche "forti" di persona. In questo marasma ho simpatia per le persone "leggere" che hanno buone idee ma non hanno la forza di supportarle, un po' come me.
Quello che spesso succede è che chi ha buone idee a volte raggiunge il successo e finisce lui per stare dall'altra parte del megafono e diventare un urlatore. Io vorrei evitare anche questo. Ma un minimo di visibilità a volte serve. Ma le tecniche tipo diventare un influencer sul web o i corsi per parlare in pubblico all'Americana non mi si addicono e non vanno in armonia con ciò che penso, che sento e che dico. Quello che propongo è di continuare a parlare a bassa voce anche di cose interessanti e riconoscere altre persone simili, (anche se un po' rare) senza perdere la speranza. Ogni tanto può essere utile che una persona abbia una certa visibilità.



domenica 12 aprile 2020

Energia libera

Io sono per l'energia libera. La prima cosa che dobbiamo fare è renderci conto che siamo fatti di energia. Non teoricamente ma realmente. Il movimento è energia, il pensiero è energia, lo sforzo è energia e anche la luce del sole è energia. Se più di una persona sono coscienti a quel livello allora possono collaborare a livello profondo e cercare di liberare altre persone. Energia libera significa uno stato in cui non ci sono problemi e preoccupazioni e c'é la massima libertà. Non la libertà di seguire i nostri desideri egoistici ma una libertà più ampia. Oltre i limiti del corpo fisico.



Stasera passeggiata...

Stasera passeggiata al tramonto. C'è la temperatura perfetta e la natura, l'ambiente che ti accolgono, ti avvolgono ed entrano dentro di te in un silenzio in cui non c'è nulla che ti manca e il tuo animo è sereno.
Sono fortunato ad avere un ampio giardino e un orizzonte che arriva lontano.



domenica 5 aprile 2020

Riflessioni sulla violenza, l'evoluzione e la personalità

Andando indietro in noi stessi

Stavo riflettendo su qual è la radice ultima della violenza in noi stessi e nel mondo. E ho pensato che in parte è una cosa culturale, che assorbiamo dell'ambiente in cui viviamo. Ma non basta. Ci portiamo dietro secoli e millenni di dominazioni, colonizzazioni e guerre. In parte è nel nostro DNA, nei propri istinti più profondi. Dai barbari alla caccia alla lotta per il potere. Ma l'uomo deve fare un salto evolutivo altrimenti non sopravviverà a lungo in questo pianeta. Scorgo una direzione evolutiva a partire dagli antichi romani che seppur molto violenti hanno permesso ad una civilizzazione articolata di esistere quando prima c'erano barbari e nomadi. Così pure nella civiltà industriale c'è stata una linea evolutiva per quanto problematica e iniqua. Per quanto riguarda questa civiltà post industriale penso bisogni riprendere il filo con le nostre radici e trovare di nuovo il filo e la direzione. Ci muoviamo verso il superamento della sofferenza individuale e sociale. Bisogna fare una pausa di riflessione in questo vorticoso meccanismo evolutivo e andare a vedere se questo sviluppo utile della tecnologia sta anche influenzando negativamente il nostro modo di ragionare e di concepire la realtà. In particolare vorrei capire se tutto questo terrorismo guerre e altri problemi possano essere superati in un balzo evolutivo. In particolare vorrei evitare di dare cause economiche politiche e religiose a queste disfunzioni sociali e arrivare nel profondo all'interno dell'uomo. Non con uno studio intellettuale ma con un contatto di consapevolezza.




L'uomo compete come un animale?

Riflettevo su una sorta di neo-darwinismo applicato alle teorie economiche e sociali dell'uomo. Sono stato allevato da mio padre con la logica che vince il più forte e che gli uccelli nel nido devono sforzarsi a cercare il cibo dal genitore perchè così ne riceveranno di più o non moriranno. Stessa cosa per le aziende ecc... Vince il più forte, il piu scaltro ecc... Ma quando qualcuno inizia ad auto trasformarsi per diventare più scaltro, più dinamico, più intelligente, più vincente ecc... la cosa secondo me non funziona più e si capisce che si sta facendo qualcosa di sbagliato, disfunzionale e che porta all'infelicità personale e collettiva. In molti animali per evitare l'estinzione della specie o massimizzare l'espansione fanno tantissimi figli sapendo che ne moriranno molti perchè le risorse sono limitate. Probabilmente questo approccio funziona pure, ma c'è qualcosa di assurdo dentro queste logiche. E' più o meno quello che sta succedendo in Africa dove si fanno tantissimi figli che finiscono poi allo sbaraglio in missioni a bassa probabilità di sopravvivenza se non in guerra o direzioni violentemente espansionistiche. Non sono neanche così critico verso il capitalismo che comunque ha portato a molto sviluppo tuttavia ci sto male dentro questo sistema capitalistico o Italiano (Italia che non si capisce come funziona). Vorrei trovare una mia dimensione ma non saprei da che parte stare o per chi e cosa impegnarmi in un ambiente così mutevole ed in bilico. Ho ancora qualche mese per pensarci... spero qualcun altro o altra condivida queste riflessioni con me...


Le guerre economiche e la globalizzazione, il mondo che vorrei

Comunque quello che sta succedendo da una trentina di anni a questa parte è come una guerra ma fatta con l'economia come termine di confronto. Gli stati decidono molto poco. Dovremmo accettare che stiamo lavorando per molti anni per pagare gli interessi sulla liquidità che ci è servita per creare una struttura lavorativa. Ma fin qui niente di male, almeno per me che sono cresciuto in un clima estremamente competitivo, con poche amicizie reali. Il punto è che non siamo noi che decidiamo in quale direzione va il "progresso", non è il parlamento eletto dai cittadini. Quindi potremo essere costretti a lavorare diciamo per 50 anni con pochissimi o nessuno svago per realizzare prodotti o modi di vita che non ci piacciono o non ci interessano. Ma lavorare o svolgere una attività lo vedrei imprescindibile a meno che non si è usciti da Matrix. Quindi il mio intento sarebbe di strutturare il tessuto sociale in modo da distribuire felicità anche in misura diversa l'uno dall'altro e compatibilmente con il sistema che c'è intorno e che vorrei decidere anche io. Sto inventando un sistema in cui si può "votare" quanto e come mettere ambiente, diritti umani, svago, famiglia e missioni spaziali nel futuro modello post-stato, post-dittatura. Qualcuno vorrebbe metterci ancora una volta lo stato con la democrazia, ma dopo finita la globalizzazione cioè la guerra economica e saputo chi ha vinto e chi ha perso.


Poesia quasi magica

Solitudine. Facile riempire un bicchiere d'acqua. Più difficile incrociare gli ingredienti giusti per fare star bene le persone. Giriamo in tondo in cerchio e facciamo questo piccolo miracolo. Solleviamo un gruppo di persone da terra fino ad uno o due metri e la solitudine svanisce.


Guarire dai condizionamenti

"...Sto guarendo da tutte le violenze psicologiche e i condizionamenti avuti da bambino ad adesso..."


Perchè?

"Per sentirmi unito e completo in quello che andrò a fare."

Ma si può fare?

"Pare di sì..."

Come?

"Bisogna cercare, volerlo, e capirne l'importanza relativamente al tessuto delle persone con le quali sei vissuto inserito in un contesto globale che ha bisogno di guarigioni della psiche e dell'anima."



Quale deve essere il "motore" delle nostre attività?

Stavo riflettendo come i modelli anglosassoni generino energia e movimento a partire da una specie di terrore di finire barbone o ammalato senza nessuno che ti aiuti. Che le persone siano in movimento e facciano qualcosa di costruttivo (speriamo) è necessario. Ma si può decidere di fare qualcosa di utile anche a partire da idee o amore o consapevolezza invece che a partire da paure tipo ammalarsi o morire di fame. Come nel film Matrix il sistema ci usa come comuni batterie per produrre energia. Probabilmente è possibile che un essere umano si orienti al lavoro o a qualcosa di equivalente anche a partire da un'altra motivazione. Siamo pronti a questo? Un essere umano soddisfatto e quindi attivo al cento per cento.





giovedì 27 febbraio 2020


Aiuto. Il cielo è più grande di me. Non ce la faccio.
Mi è stata fatta una promessa. Tutte le persone in armonia e amore. Ci credo veramente. Non accetto un mondo di indifferenza e morte. Ribelliamoci. Aiutiamoci. Cosa dicono gli dei?



venerdì 21 febbraio 2020

La pratica della libertà

Sto mettendo attenzione a tutti i canali di interazione che mi mettono in contatto con il mondo esterno e che quindi potrebbero condizionarmi se non fossi consapevole e in situazione di libertà. I canali sono le relazioni umane, quindi amicizie, amori, relazioni lavorative, ed infine genitoriali. Dovrebbero essere tutte "sanificate" e rese consapevoli. Poi altri canali sono il cibo che ci può condizionare ed il respiro. Bisognerebbe dare consapevolezza a come usiamo il denaro e quindi quale è il significato che attribuiamo ad esso. Come ultimo il rapporto con i media. Dovremmo relazionarci senza lasciarci condizionare. Il lavoro è lungo e difficile ma è interessante. Buon lavoro a me e a chi altro può essere interessato.


domenica 9 febbraio 2020

Sviluppare la parte migliore di noi

C'è una parte di me intima e sacra. Tutti ce la dovremmo avere e forse la abbiamo dimenticata.Sto carcando disperatamente di tutelarla dalle volgarità, dagli attacchi e dalle disattenzioni non necessarie. Spero che questa parte emerga. Ma è ancora molto lieve e debole. Non potrei mai realizzarmi in qualcosa se tradissi ciò che mi dice questa parte sacra di me. Devo andare da solo verso questa direzione che mi indica la bussola anche avendo tutto contro. Dalla mia ho molta pazienza.