Spartito colorato

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martedì 15 dicembre 2009

Rettili e mammiferi


Un rettile è una persona senza emozioni, un predatore, un insensibile. Ha l'aspetto di un uomo ma non ha la coscienza umana. E' una forma di vita altamente specializzata e resistente. E' rettile per esempio chi amministra una impresa trascurando completamente cosa ha intorno, la società, le persone, l'ambiente. Al rettile non interessa che i dipendenti stiano bene. Così come non interessa che il consumatore abbia un reale beneficio dal prodotto, ma solo che si fidelizzi, che sviluppi una dipendenza da un bene di consumo o che si senta male in sua mancanza. Esitono anche i rettili in politica, quelli che si incollano alla poltrona e che attaccano tutti quelli con una opinione diversa. Alcune nostre scuole stanno formando dei rettili. Gli si insegna che sopravvive il più forte. Che bisogna essere aggressivi, competitivi, cinici. Ragionando e guardandosi intorno sembra che sia così e che per avere successo è necessario diventare dei rettili. Non avere debolezze. Che le emozioni siano un peso, una zavorra. E' un discorso anche dettato dall'evoluzione. Sembra che il ragionamento fili e che sia tutto logicamente perfetto. Ma allora come hanno fatto delle creature delicate come i mammiferi, che devono dedicare molto tempo, energie e amore ai propri cuccioli ad avere la meglio?
In realtà ci sono intere scuole di marketing, di economia, di gestione delle risorse umane e di varie scienze che propongono un insegnamento deviato. Molte multinazionali hanno successo creando uno stato di dubbio, paura e incertezza e promuovendo un prodotto come soluzione. Prodotto che di per sè non servirebbe e che non aggiunge alcun valore o benessere alla società. Questo è marketing scaltro. Ancora peggio sono i dittatori. Figure completamente negative.
Ma allora cosa può fermare questa tendenza distruttiva?
Fondamentalmente il fatto che i rettili sono infelici. Ad un certo punto comportandosi in un certo modo con il mondo esterno tratteranno anche i loro amici, familiari e loro stessi nello stesso modo. Un rettile è condannato al nonsenso. E questo nel lungo termine gli toglierà energie. Creera un conflitto interiore.
In ultima analisi la situazione di miglior equilibrio interiore ed esteriore è l'amore. A qualsiasi livello si comprenda questa parola. E i rettili sono creature senza amore. Sappiate che una grande parte delle persone importanti, che vedete in televisione sono di questo tipo. Spesso sono i primi della classe.
Adesso vorrei chidervi un favore. Non invidiate i rettili. Neanche se sono vestiti benissimo, se hanno un sorriso finto ed una bella ragazza. Non invidiateli neanche se posseggono una grande azienda, un istituto bancario o una intera nazione. Non invidiateli se sono insegnanti di prestigio e di potere. Se scrivono libri. Si tratta sempre di creature maledette.


domenica 6 dicembre 2009

La dignità di essere felici




Tutti dobbiamo soffrire. Bisogna condividere le sofferenze altrui. Se c'è qualche momento di gioia sincera c'è sempre chi sta peggio. Non è giusto divertirsi quando ci sono tanti problemi in giro. La vita è difficile. E chi è felice è probabilmente un ingenuo, uno spiantato, uno senza esperienza. O più probabilmente un egoista.
No, no, c'è qualcosa che non va in questo ragionamento.
La realtà è invece che quando si vede una persona felice si è invidiosi. Allora si inizia a ragionare al contrario e tutto perde senso.
Una persona felice è un dono prezioso perchè fa stare bene chi le sta intorno e non vede i lati negativi delle cose. Le religioni difficilmente ti indirizzano verso una vita semplice, fresca e leggera. Devi fare tutto da solo. L'ambiente di lavoro se ti vede felice pensa che non ti stai impegnando abbastanza, che potresti fare di più. Che non ti hanno spremuto e si sentono in difetto. La vera contentezza è un argomento difficile da trattare, in cui non esistono esperti. Perchè per ottenerla non c'è sforzo, nè raggiungimento, nè merito. E' forse una grazia. Che sistematicamente disprezziamo e sacrifichiamo in nome di altri valori, condivisibili, degli impegni sociali, di parole altisonanti, della nostra posizione sociale. Una persona felice è uno che sta uscendo da tutti i condizionamenti.
Lo volete un consiglio? Se vi sentite interiormente, profondamente felici fate finta di niente. Fate finta di essere come tutti gli altri. Lamentatevi un poco del traffico, del ritardo degli autobus, della politica o della pioggia. Tenete questo segreto per voi e non ditelo a nessuno.