Spartito colorato

Spartito colorato

martedì 31 marzo 2015

E' neve

E' neve: due fiocchi distanti hanno un centro comune. L'aria è densa. E non possiamo più parlare. 



Primavera rovente


Arriva potente
primavera rovente;
la sento, l'ho colta:
il prato mi ascolta.
Ritorna perduta
da dove è venuta.

sabato 21 marzo 2015

Un pò di nonviolenza

Nonviolenza non vuol dire che quando qualcuno ti attacca devi subire. Nonviolenza non vuol dire trattenere la rabbia e le aggressività umane fino a stare male. La nonviolenza è un atteggiamento intelligente in cui le varie emozioni sono gestite in modo equilibrato. Essa è un atteggiamento che mira a risolvere le violenze: fisica, psicologica ed economica in sè stessi e negli altri. Per violenza si può intendere causare sofferenza o limitare la libertà come ad esempio quando si tratta l'altro come un oggetto.
È molto difficile essere nonviolenti di fronte ad una persona molto violenta. È per questo che tale atteggiamento viene propagato tramite l'esempio. 
Dentro di noi ci sono probabilmente delle radici di comportamenti violenti appresi dall'ambiente e perfino ereditati da un lontano passato. Tali atteggiamenti vanno visti nel profondo con la riflessione, la meditazione e lo specchiarsi nelle relazioni.
Bisogna considerare la nostra violenza e quella altrui sullo stesso piano. Così il martirio per quanto santo e migliore dell'aggressività contiene ancora una forma di violenza. Così la scelta se sfruttare o essere sfruttati è un vicolo cieco. Bisogna costruire una società nuova. In cui non si è più schiavi dell'evoluzione o della legge del più forte. Una nazione umana universale. Sembra troppo? Iniziamo da quello che ci è intorno.




mercoledì 18 marzo 2015

La rosa del cuore

Capita a volte nella vita di trovarsi in una situazione di stallo. Non si vedono soluzioni e non si puo andare avanti. Se la situazione persiste subentra la depressione. Possono esserci pensieri negativi e scarsa energia fisica. Cosa fare?
Poche persone lo sanno ma questa è un'ottima occasione per liberarsi dell'ego. Se si vede la situazione con distacco si scorgono in lontananza i giardini con qualche pianta rara. Se si è fortunati una rosa fiorita. Bisogna sviluppare distacco dal corpo e dai pensieri; cambiare punto di vista e poi rientrare nel corpo. Per questo servono solitudine e silenzio. Se la sfida è troppo grande ci si può concedere qualche piccolo svago. Senza forzare. Bisogna arrivare ad avere una comprensione corretta della situazione, senza distorsioni. Per questo occorrono riflessione, studio e confronto. Si incontrerà un amore più grande. Più grande di quello di coppia.  Un amore che comprende tutto. Un senso. Eccolo poco più in là il giardino fiorito.




lunedì 16 marzo 2015

Non credere

Non credere ad influenze sottili o spirituali che ti danneggiano. No alle scie chimiche, no alle massonerie, no al malocchio e no alle paranoie varie che quantomeno ti assorbono energia. Se ci credi ti danneggiano veramente perché è il credere la porta attraverso la quale queste cose diventano reali. Se non ci credi non possono farti niente a meno che non siano delle verità scientificamente dimostrabili. Anche se la scienza non detiene la verità ultima in questi casi è un buon orientamento.
Allora semplicemente decidi di non crederci e di non pensarci. Poichè quello che credi costituisce la tua realtà credi alla guarigione (anche dall'ego) che avviene tramite un percorso di etica consapevole.





venerdì 13 marzo 2015

Il "guaritore" non guarito

Capita a volte che chi intraprende questa via di diventare un guaritore del mondo non sia a sua volta guarito. Questo è il mio caso. Sto affrontando vicissitudini personali varie, ho poche energie ecc... Eppure ho la certezza di volermi incamminare in questa strada. Ho la certezza di avere una comprensione corretta. Non ho carisma. Nè poteri vari. Nè manipolazione dell'energia. Nè capacità di influenzare le persone, nè di essere da esempio. Solo comprensione corretta. Forse l'illuminazione arriverà forse no. In ogni caso sento che la mia vita sia da dedicare al prossimo, al mondo. Ne sono certo. Non sono attraente, non ho niente da promettere. Sto cercando altre persone simili a me. Altre persone non guarite che sono in viaggio per un amore grande. 
Lo scopo è quello di pensare globalmente e agire localmente. Probabilmente guariremo in gruppo se uniremo le nostre coscienze. Non posso promettere risultati ma solo che quello che faccio è giusto. Chi mi ascolterà? 






sabato 7 marzo 2015

Monoteismo e politeismo

Vorrei fare chiarezza introducendo quello che penso su questi due concetti. Prima il politeismo. Se si crede a più divinità ma si riconosce un filo comune, un'origine comune in tutte queste divinità non c'è più separazione tra di esse. Lo scopo non è stabilire una nuova divinità che è il creatore o il capo delle altre divinità. Lo scopo è di comprendere quale è il terreno comune tra divinità, la vita che esse rappresentano. La divinità ovviamente è in relazione agli esseri viventi, umani e non ed è questo il terreno sul quale gli dei si confrontano. Ogni divinità è una sintesi che sta dicendo qualcosa sui viventi. Dà un contributo. Dà un'informazione viva e pertinente. 
Il caso del monoteismo è più problematico. Il problema è che esistono diversi monoteismi. La situazione reale, se si considera l'umanità come un tutt'uno è che l'umanità è "politeista". Cioè crede in diverse rivelazioni. Alcune rivelazioni avrebbero la presunzione di convertire o sconfiggere l'intera umanità e di affermare la propria religione sopra le altre. Questo approccio andrebbe proibito. Le religioni che si proclamano monoteiste probabilmente non lo sono. O se lo sono hanno come base di partenza solo una porzione dell'umanità. L'approccio corretto sarebbe di partire dai fatti, dalla situazione delle creature umane e non. Se una parte segue una religione allora tale religione la si considera tra i vari culti. Una nuova visione nasce spontaneamente quando c'è una forte ingiustizia e la nuova visione riconosce le divinità esistenti laddove portano amore, pace e giustizia. Non c'è bisogno di creare un "dio" artificiale. Le entità viventi sono naturalmente di origine spirituale e hanno bisogno naturalmente di un "ordine etico" possibilmente accessibile e comprensibile a tutti. Non si tratta di creare nuove religioni ma il tentativo di comprendere quelle esistenti e di diffondere tale conoscenza a chi ne ha bisogno. Il nuovo "ordine etico" ha i suoi profeti e i suoi scritti, ma accetta persone appartenenti a qualsiasi religione, stato, sistema di credo e abitudini. Ovviamente privilegia persone consapevoli che hanno una comprensione reale del divino.



venerdì 6 marzo 2015

Un paragrafo sul risveglio

 
- Chi siamo -
Sì. Il sole sorge a oriente ma sorge anche dentro di te.
 
Si fa giorno. Stiamo per incominciare il nostro viaggio. Che ne dice se prendessimo il via dal risveglio, che ha posto fine al riposo notturno? Adesso è mattina e si deve ripartire. Spesso con il pensiero rivolto a ciò che ci ha lasciato in eredità la vita del giorno prima. Con quale spirito sarebbe salutare riprendere il cammino quotidiano? Io ricordo un pezzo di Jung citato da Serrano. Jung racconta che un giorno andò trovare degli indiano Navajos. Rimase sorpreso perché li vide raccolti in gruppo. Erano in gran parte vecchi, seduti in una posizione meditativa. Si avvicinò ad uno di loro e gli chiese: "Ma cosa state facendo qui?".
"Aiutiamo il sole a sorgere" fu la risposta del vecchio Indiano. "Noi aiutiamo il sole a sorgere tutti i giorni". E aggiunse: "Sono gli dei a volerlo. E se i bianchi non rispettano i nostri dei, il sole non soltanto si spegnerà, ma non sorgerà più. Né per noi né per loro...".
Jung rimase colpito. Si chiese cosa volesse dire "Rispettare i loro dei". Noi siamo esseri ragionevoli, siamo esseri pensanti. Crediamo che la ragione sia la forza della nostra grandezza. Evidentemente non è così! Il messaggio degli Indiani Navajos è un messaggio forte. Tale lo ha considerato Jung. "Noi aiutiamo il sole a sorgere...": non è impegno da poco. Ed è pure un messaggio chiaro. Io lo leggo così: quando al mattino ti svegli ritrovi la coscienza che ti ha fatto dormire, affidandola all'utero della notte. Ogni mattina la fai rinascere. Diventi l'artefice di una creazione. Come tutti gli uomini, tu sei un artefice speciale, sei artefice di un qualcosa che assolve il compito di aiutare il sole a sorgere. Intendiamoci, il sole non è quello che vediamo. Ma il sole della tua coscienza. Jung accetta il pensiero dei Navajos e ci avverte che se ignoriamo i nostri dei il sole non sorgerà più per nessuno...
Ma chi sono i nostri dei? Gli dei sono le forze misteriose che ci abitano. E che ci fanno vivere. Come si manifestano? Improvvisamente e mai a comando. Siamo capaci di gesti affettuosi, siamo capaci di cambiare direzione, capaci di mentire, capaci di amare. Ci sentiamo avidi ma ci scopriamo anche generosi, altruisti. A volte siamo Saturno, a volte siamo l'intelligenza profonda e libera di Atena. A volte siamo il desiderio erotico di Venere, a volte siamo l'assenza di desiderio di chi si sente soddisfatto perché ha raggiunto il punto più alto del piacere, l'estasi. Siamo tutto nel tutto. Questo significa che un buon risveglio del mattino vuol dire ricordarsi che il sole non sorge solo per te, ma nasce per tutti. Un buon risveglio è sapere che stai contribuendo alla creazione, perché nel momento in cui la coscienza sorge in te, sorge anche in tutto il cosmo.
 
Tratto da :
"La felicità è qui"
di Raffaele Morelli​
Pg 13-14