Se dovessi fare una sintesi del mio lavoro spirituale degli ultimi anni potrebbe essere quella di vedermi come un postino che porta dei messaggi da un luogo ad un altro. Volendo vedermi in una maniera più gratificante o perfino più prestigiosa potrei vedermi come un ambasciatore. In un certo senso la differenza tra postino ed ambasciatore non è solo quella del prestigio dell'incarico ma è anche quale situazione mi permette meglio di svolgere il mio incarico.
Qualcuno mi ha criticato
dicendo che io ragiono come se tutto il mondo dovesse ruotare intorno
a me stesso quindi avrei un grande ego spirituale. La critica si basa
forse sul fatto che dovrei entrare a contatto con persone che rappresentano profonde verità
spirituali e quindi di conseguenza potrei
avere un certo potere. Il dubbio però si esaurisce qui poiché non
ho alcun potere e non ci guadagno nulla a fare quello che faccio ma
lo faccio per amore di verità.
Un'altra critica è forse che per errore potrei divulgare delle
conoscenze “riservate” e forse c'è qualcosa di vero, ma che non
dipende da me ed è un difetto sul quale sto lavorando.
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