Stavo ieri facendo un ragionamento che è connesso alla nonviolenza ma pochi ci hanno posto attenzione. Intanto sto parlando di violenza psicologica ed in particolare violenza di opinione. Io distinguo tra due cose: la buona idea, la buona conoscenza, la buona informazione, la buona scoperta e dall'altra parte la forza con la quale è possibile esprimere la propria opinione, la propria scoperta. In questa situazione planetaria ci sono una serie di "urlatori", "predicatori" ecc... che usano soprattutto i mezzi di informazione ma che sono anche "forti" di persona. In questo marasma ho simpatia per le persone "leggere" che hanno buone idee ma non hanno la forza di supportarle, un po' come me.
Quello che spesso succede è che chi ha buone idee a volte raggiunge il successo e finisce lui per stare dall'altra parte del megafono e diventare un urlatore. Io vorrei evitare anche questo. Ma un minimo di visibilità a volte serve. Ma le tecniche tipo diventare un influencer sul web o i corsi per parlare in pubblico all'Americana non mi si addicono e non vanno in armonia con ciò che penso, che sento e che dico. Quello che propongo è di continuare a parlare a bassa voce anche di cose interessanti e riconoscere altre persone simili, (anche se un po' rare) senza perdere la speranza. Ogni tanto può essere utile che una persona abbia una certa visibilità.
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