E se in qualche modo, non dispiacendo a Lui, si può parlare per rallegrare il corpo, lo si faccia, con più onestà e più cortesia che si può. In modo che i nobili e i gentili, e qualche povero, possano essere da esempio sugli altri, poiché il loro parlare è più gradito poiché esce da uno strumento delicato. Ricordiamoci di quanti bei fiori di parole, di belle cortesie, e di bei doni e di belli amori ci sono gia stati e immaginiamo quanti ne verranno in seguito. E chi avrà cuore nobile e intelligenza sottile, potrà fare da modello, per piacere e per didattica, a coloro che non sanno e desiderano sapere o che già sanno ma non sanno di sapere. E se i fiori che proporremo fossero mischiati in mezzo ad altre parole più dure non vi dispiaccia, perché il nero è l'ornamento dell'oro e per un frutto nobile e delicato piace a volte tutto l'orto, e per pochi bei fiori tutto il giardino. Non vi dispiacete se in molto tempo o in una intera vita avete appena percepito un po di bellezza perché solo poca ve ne arriverà. Ma che ne è di tanti piaceri, brame e desideri in confronto ad un lieve soffio del vento? Un lampo che d'un tratto rende così piccoli i vostri interessi? I fiori nascono nella neve e nel deserto. I periodi di sofferenza e quelli oblio sono molto interessanti. Così le situazioni di emergenza di disequilibrio e di morte sono i migliori momenti per praticare le virtù. Come è bello e come è facile camminare su un prato fiorito! Ma io amo ancora di più le persone che per coraggio o per necessità camminano in salita. Controvento e contro la grandine. Le persone che guardano in faccia anche i pericoli e le cose spiacevoli. Anche la morte. Con moderazione, senza strappi e gradualmente. Oppure tutto insieme se si è obbligati dalle circostanze. Persone che vivono con pochissimo. E che danno moltissimo. È bello vivere nella polvere e continuare a dare. E se questa non è l'essenza della vostra natura andate oltre. Ci sono altre poesie altre parole altri spazi a vostra misura. Anche qui, oppure in altre pagine.
Il tema principale che percepisco è la virtù del vivere in questo mondo e subito affiancata dal ridimensionamento del nostro essere, delle nostre azioni, rispetto a tutto quello che c’è già stato e che ci sarà.
RispondiElimina