Spartito colorato

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giovedì 2 ottobre 2014

Il bambino indaco

Mi hanno raccontato che da bambino ero iperattivo e non riuscivo a concentrarmi sulle cose per più di un istante. Le maestre hanno avuto il dubbio che io avessi il disturbo dell'attenzione ma poi hanno concluso che mi annoiavo perché ero troppo intelligente. Ero ribelle alla maestra. Non mi hanno dato farmaci. Hanno avuto tanta pazienza e mi hanno dato tanto amore. Perlomeno ricordo di essere stato amato. 
I bambini indaco non esistevano ancora. Sono nato nel 1977. Ma mi riconosco come un precursore di una nuova generazione. Più tardi nell'adolescenza ho avuto una crisi e mi sono reinserito nel sistema. Ho studiato con impegno totale riuscendo a raggiungere ottimi risultati accademici. Il mio obiettivo era raggiungere un benessere economico o comunque di avere un riscatto sociale. Così riesco a raggiungere un brevissimo successo lavorativo fino a mettere tutto in discussione. Il metodo scientifico, la carriera, la società. Così nel 2001 insieme alle torri gemelle crollano i miei sogni. 
Per chiarirmi le idee c'è voluto un bel pezzo. Ora sono qui pronto per costruire una società più giusta.

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