venerdì 14 agosto 2015

Ascetismo urbano

Chi l'ha detto che per andare alla radice dei propri attaccamenti e del proprio sè sono necessari lunghi ritiri in isolamento? La città propone mille occasioni per avvicinarci a quelle parti di sè più intime e remote. Come si medita bene in discoteca! Nell'isolamento nel quale naturalmente si vive. Ognuno dentro la propria gabbia. Questa sofferenza ci invita a disfarci della parte che duole quando insoddisfatta. E via che la gabbia si toglie e ci si apre ad una nuova gentilezza. E gli altri che sono ancora sofferenti e brutali? Via con il cambiamento che si espande e si insegna.







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