Spartito colorato

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sabato 13 settembre 2014

La scatola del paradiso

Ho una scatola. La ho chiamata "paradiso". Sto raccogliendo tutte le proposte per un vivere umano migliore e le sto mettendo in questa scatola. Dentro ci sono esperienze personali di estasi e di felicità ma anche esperienze di organizzazione collettiva come interi sistemi sociali. Modelli economici, politici, liberismo e comunismo. Modelli da superare. Ci saranno anche la democrazia e la teocrazia. Ma soprattutto esperienze di piccole comunità auto organizzate che possono essere progetti pilota da estendere. L'idea non è di selezionare la migliore da imporre poi a tutto il pianeta con la coercizione ma di avere un laboratorio sempre attivo con più modelli da sperimentare. Le persone potranno liberamente aderire ad un modello o ad un altro. Questi laboratori aumenteranno di numero e di importanza fino a diventare grandi come piccoli stati. Per dare una spallata al vecchio modello ci sarà una crisi. Piu breve possibile ma globale. Dopodiché fioriranno le nuove idee e regnera il paradiso.




9 commenti:

  1. - Aspirare a superare ogni forma di violenza
    - Lavorare per porre fine alle guerre e ai conflitti armati in tutto il mondo
    - Lottare per l’abolizione delle armi nucleari
    - Volere ottenere il disarmo proporzionale e progressivo delle armi convenzionali, il ritiro delle truppe d’invasione dai territori occupati e la rinuncia da parte dei governi a utilizzare la guerra come strumento per risolvere conflitti.
    - Creare vincoli tra i movimenti antibellici del mondo, per connettere tra loro i valori del pacifismo e della nonviolenza.

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    1. Quello che dici è ottimo e prezioso. Sicuramente nella scatola del paradiso entra a pieno titolo.

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  2. Io quella scatola la brucierei e proverei a vivere senza utopie e sopratutto senza proiezione di idee. Le idee, sono sempre qualcosa di meccanico e di limitato che cerchiamo di sovraporre alla realtà. Ci mettiamo a "cercare il paradiso" perchè non sappiamo come rapportarci alla nostra vita quotidiana, alle sue e nostre "imperfezioni". Lo so la tentazione è forte in un epoca di spaventosi conflitti come la nostra dove si è perso completamente il senso della vita. Tuttavia è chiaro che il pensiero come strumento di relazione sociale ha fallito completamente e che ogni tentativo di trovare una soluzione basata su idee è destinata a fallire come tutte le altre provate precedentemente.

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    1. Non c'è alcuna idea ne fuga dal presente in quello che dico. Quello che scrivo viene da una dimensione che tu probabilmente non vedi.

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    2. Non c'è alcuna idea ne fuga dal presente in quello che dico. Quello che scrivo viene da una dimensione che tu probabilmente non vedi.

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  3. Comunque una idea può dare una direzione alle nostre azioni o può essere utile per rappresentare qualcosa o per applicare un procedimento, una logica. Poi se si consapevole che è una idea non ci sono lati negativi.

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  4. Per me il paradiso è questo:
    Forse, comunque te lo posto anche qui
    Una vita in continuo ed ininterrotto stato di completa felicità, beatitudine, pace e libertà immersi nella natura. Il tutto proteso al raggiungimento di uno stato di benessere tra virtù e nobili ideali in un’esistenza piena di amore costante. Una vita produttiva per l’essere nell’esistenza del momento presente e di ascolto dei propri bisogni e di quelli degli altri.

    Mary_Potenza

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  5. :) Grazie Mary per la tua riflessione.

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  6. Io inserirei nella scatola anche il progetto di tripartizione dello stato sociale di Rudolf Steiner. Ovviamente se lui è d'accordo. :)

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