Spartito colorato

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domenica 6 dicembre 2009

La dignità di essere felici




Tutti dobbiamo soffrire. Bisogna condividere le sofferenze altrui. Se c'è qualche momento di gioia sincera c'è sempre chi sta peggio. Non è giusto divertirsi quando ci sono tanti problemi in giro. La vita è difficile. E chi è felice è probabilmente un ingenuo, uno spiantato, uno senza esperienza. O più probabilmente un egoista.
No, no, c'è qualcosa che non va in questo ragionamento.
La realtà è invece che quando si vede una persona felice si è invidiosi. Allora si inizia a ragionare al contrario e tutto perde senso.
Una persona felice è un dono prezioso perchè fa stare bene chi le sta intorno e non vede i lati negativi delle cose. Le religioni difficilmente ti indirizzano verso una vita semplice, fresca e leggera. Devi fare tutto da solo. L'ambiente di lavoro se ti vede felice pensa che non ti stai impegnando abbastanza, che potresti fare di più. Che non ti hanno spremuto e si sentono in difetto. La vera contentezza è un argomento difficile da trattare, in cui non esistono esperti. Perchè per ottenerla non c'è sforzo, nè raggiungimento, nè merito. E' forse una grazia. Che sistematicamente disprezziamo e sacrifichiamo in nome di altri valori, condivisibili, degli impegni sociali, di parole altisonanti, della nostra posizione sociale. Una persona felice è uno che sta uscendo da tutti i condizionamenti.
Lo volete un consiglio? Se vi sentite interiormente, profondamente felici fate finta di niente. Fate finta di essere come tutti gli altri. Lamentatevi un poco del traffico, del ritardo degli autobus, della politica o della pioggia. Tenete questo segreto per voi e non ditelo a nessuno.


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